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La Romagna protagonista alla Business School di Stoccolma

Continua l’impegno con cui la cantina romagnola Poderi dal Nespoli promuove le eccellenze enogastronomiche del suo territorio a livello internazionale. Su invito della Business School di Stoccolma, l’azienda è intervenuta lunedì 19 maggio nell’ambito del corso universitario “Tourism and Hospitality Marketing Management” per raccontare la sua esperienza di valorizzazione del territorio attraverso i vini che esporta nel mondo. A nome dell’azienda è intervenuta Daniela Facciani, che da tre anni contribuisce allo sviluppo dei mercati nordeuropei per il gruppo Mondodelvino Spa, di cui Nespoli fa parte.

Una platea di studenti provenienti da vari continenti è stata coinvolta in un avvincente dibattito intorno alle sfide e alle opportunità che la valorizzazione delle risorse territoriali offre agli operatori locali. I recenti progetti di comunicazione avviati dalla realtà romagnola hanno suscitato l’interesse e le domande dei partecipanti, lanciando un ideale ponte tra la Romagna e il resto del mondo. “L’esperienza di Poderi dal Nespoli è stata molto utile per contestualizzare le business practices connesse al food&wine in un più ampio contesto legato al marketing territoriale” afferma il Professor Massimo Giovanardi, titolare del corso e ricercatore nell’ambito del branding territoriale presso Stockholm Business School. “A differenza di quanto accade in Svezia, in Italia l’impegno degli imprenditori rimane assolutamente cruciale per mobilitare la cooperazione tra pubblico e privato e generare così attenzione verso le eccellenze territoriali come il vino, il cibo, la cultura”.
Una conoscenza approfondita delle specificità dei sapori e dei saperi tradizionali di un territorio è un requisito strategico per intensificare anche la presenza commerciale delle aziende locali in un contesto più ampio. Ecco perché  l’obiettivo di Poderi dal Nespoli è quello di continuare nell’attività di formazione sia sui buyer esteri che sui consumatori finali. L’augurio è che il successo della presentazione di ieri possa incentivare il coinvolgimento di un numero maggiore di operatori romagnoli e, soprattutto, delle istituzioni locali.