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Il Prugneto, la sua storia, l’etichetta, l’Oscar Regionale del Gambero Rosso

Il Prugneto è il Sangiovese che esprime con carattere e personalità quella che è la nostra terra, la Romagna.

Freschezza, fragranza, sentori di frutta, buona struttura, prodotto storico e rappresentativo della cantina Poderi dal Nespoli.
La sua storia, la terra, il nome, l’etichetta, la famiglia, il gusto e l’attaccamento alla Romagna sono le gocce preziose che costruiscono un vino famoso e pluripremiato, come ci testimonia anche quest’anno l’Oscar regionale del Gambero Rosso come miglior vino per rapporto qualità/prezzo.

Il nome del Prugneto deriva dai campi e dalla casa colonica anticamente chiamati ‘le prugnete’, di proprietà di Pietro Barbieri, detto “Piraz”, di professione contrabbandiere, abitatore di selve e montagne perché in contumacia nello stato Pontificio e nel granducato di Toscana.
Il podere, sul quale sorgono le viti, è ricco di alberi da prugna ed è di proprietà della famiglia Ravaioli sin dall’inizio del secolo scorso. Si estende per 15 ha all’ingresso dell’abitato di Cusercoli, in piena valle del Bidente, il paese che fa da ingresso a Nespoli e dove risiede la cantina. La superficie attualmente vitata è di 10 HA circa, impiantata su selezioni di viti che erano presenti nella valle da ben 60/70 anni.
Questo importante lavoro di selezione e ricerca è stato voluto intensamente per mantenere un forte carattere al vino e una grande identità territoriale, salvaguardando un patrimonio clonale che va a vantaggio dell’intera comunità.

Così, il Sangiovese grosso in purezza, con un’ottima capacità di invecchiamento e tannini vellutati e morbidi, può essere considerato il primo vero CRU di Romagna.

La storia ammalia chi la ascolta ed è tracciata con grande maestria nella etichetta che porta ancora i segni della creazione e ideazione della prima bottiglia alla fine degli anni ’60. Fabio e Celita raccontano con grande orgoglio che in quel periodo, Valerio, il padre di Celita, andò in Costa Azzurra e alla fine della piccola vacanza entrò nella boutique più in voga al momento, quella di Brigitte Bardot, per cercare un piccolo regalo da portare in terra natale. Visti i prezzi così elevati, chiese gentilmente di avere soltanto una busta di carta come souvenir. Questa, così particolare per la moda del momento, di carta paglia e scritte a mano in china nera che raccontavano esperienze di vita, diventò poi il modello su cui Valerio costruì l’etichetta del Prugneto e la filosofia del prodotto.

Ancora oggi, l’etichetta del Prugneto mantiene con fierezza i tratti e i colori originali, con un gusto raffinato e rustico allo stesso tempo, per portare sul maggior numero di tavole possibili il gusto della sua terra.

sFiglio di un territorio, il prodotto di piante da oltre 60 anni, il primo cru della Romagna, il Sangiovese fruttato, di buona struttura, grande freschezza e fragranza: ecco Il Prugneto, il portavoce dell’identità romagnola.